AboutSi occupa di grafica e realtà virtuale. Collabora come consulente artistico e scenografo. Si è affiancato a ingegneri e architetti per la progettazione di interni ed esterni. Scrive periodicamente di arte digitale e grafica 3d ed ha pubblicato microstorie in tiratura d’autore. I suoi dipinti hanno radici nella pittura italiana dal Duecento al Quattrocento, nella scuola fiamminga e, per salti, nei preraffaelliti inglesi, nel simbolismo francese, fino ad arrivare alla metafisica e al surrealismo, tutti reinterpretati nel suo particolare stile pittorico.
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History |
Mario Verrastro nasce a Bari nel 1969 e attualmente vive e lavora nella medesima provincia a Gioia del Colle, ma le origini della sua famiglia affondano nell’ancora incontaminata Basilicata, luogo con il quale non ha mai tagliato i ponti, con frequentazioni assidue d’estate e nelle feste comandate. Gli indimenticabili colori della verdeggiante Valle di Vitalba, dove sorgono due importanti castelli di Federico II di Svevia, le magiche geometrie dei campi arati e le “case con l’erba” dagli odori pungenti di legna bagnata e di fumo di camino, segnano indelebilmente il suo animo per riaffiorare spesso nelle sue produzioni artistiche.
Conseguita la Maturità scientifica alla fine degli anni Ottanta, realizza negli anni successivi interventi e installazioni in convegni e manifestazioni a Bari, Lecce, Barletta, Trani e Venosa. Dal 1995 comincia un’assidua frequentazione di diverse botteghe d’arte, dove ha modo come apprendista di approfondire diverse tecniche pittoriche. Negli anni successivi, grazie a queste proficue collaborazioni, prende corpo una particolarissima produzione, in cui Mario Verrastro va specializzandosi, spesso firmando a quattro mani (con il fratello maggiore Giuseppe) la stesura definitiva di opere caratterizzate da una profonda ricerca simbolica. Si tratta di dipinti su tavola a tema sacro. La prima di una certa importanza è senza dubbio il polittico ligneo “S. Nicola e il suo doppio”, realizzato per la Basilica Pontificia di San Nicola a Bari. Seguono la Pala d’altare di S. Teresa di Lisieux, conservata nella chiesa di Santa Maria del Carmelo in Bari e, successivamente, il tabernacolo ligneo dell’Annunciazione, custodito nella cappella dell’antico convento dei Padri Carmelitani Scalzi di Maddaloni (Caserta). Con l'ingresso di Castel del Monte nella Lista dei Patrimoni dell'Umanità riconosciuti dall'UNESCO, la Regione Puglia commissiona ai fratelli Verrastro la realizzazione di un polittico ligneo su Castel del Monte, il quale viene presentato durante i lavori del convegno organizzato per l'occasione dalla Presidenza del Consiglio Regionale e l'UNESCO. Nel maggio del 2006 partecipa alla I^ Biennale Internazionale di Arte islamica tenutasi nella città di Torino. Una collettiva con 28 artisti provenienti da 18 paesi (fra i quali Italia, Spagna, Francia, Marocco, Egitto, Turchia, Iran, Libano, Israele, Iraq, e Cina) su invito del Centro Studi Europeo Ibn Sina e della Regione Piemonte. Piero Ragone
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